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La storia del celebre marchio parte da molto lontano. Si potrebbe pensare che MartinLogan sia stato fondato –come del resto tradizione vuole- da ...
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La storia del celebre marchio parte da molto lontano. Si potrebbe pensare che MartinLogan sia stato fondato –come del resto tradizione vuole- da due ragazzi di nome Martin e Logan, il che, in realtà, è piuttosto vero, visto che la fondarono Gayle Martin Sanders e Ron Logan Sutherland. Sanders in una recente intervista ha sottolineato a tal proposito che il nome MartinLogan lo scelsero semplicemente perché suonava molto meglio di Sanders Sutherland, e come dargli torto! L’incontro tra i due avvenne alla fine degli anni '70 in un negozio di musica, e nonostante background molto diversi - Sanders un architetto, Sutherland un ingegnere elettrotecnico - condividevano la passione per la musica e per i diffusori elettrostatici. Per chi a quel tempo cercava il massimo in termini di purezza e chiarezza sonora, l'elettrostatico suscitava grande interesse. I limiti erano le basse frequenze, non riuscendo i pannelli elettrostatici ad emettere i livelli sonori e l'estensione dei bassi che la maggior parte delle persone si aspettava in generale da un diffusore. Negli anni ’70 erano pochi i modelli di elettrostatici in commercio, e tra questi solo KLH Model 9 e Quad ESL offrivano grandi prestazioni e affidabilità. Sanders e Sutherland volevano fare meglio, del resto KLH era molto grande e costosa e Quad ESL soffriva dei classici limiti dell’elettrostatico: gli appassionati di musica rock e persino sinfonica erano inclini a guardare altrove. Sanders e Sutherland erano sicuri di poter fare di meglio, di poter costruire un diffusore elettrostatico con un’ottima estensione in basso, eccellente dispersione e dimensioni compatibili con un salotto medio. Sanders ci si mise a lavorare, organizzando un piccolo team di ricerca e sviluppo per trasformare un progetto originale con cui aveva lavorato per oltre un decennio in un trasduttore elettrostatico pratico e commercializzabile. Il primo prototipo fu pronto nel 1980. E suonava. Cominciarono poi le sperimentazioni con i nuovi materiali aerospaziali che portarono alla svolta, anche nel design. Un diaframma in Mylar ultraleggero tra due statori di acciaio perforato: il nuovo diffusore era elegante e reggeva molta potenza, mancava ancora una soddisfacente dispersione ad alta frequenza. La soluzione arrivò una notte nella quale Sanders provò a far suonare un pannello curvato orizzontalmente. Con solo un mock-up e alcune fotografie, Sanders e Sutherland esposero il loro concetto di speaker al Consumer Electronics Show del 1982 e fu un successo immediato. Tornarono a casa e misero insieme un team di aziende e progettisti, da chi fabbricava gli oblò dello space shuttle fino ai creatori delle pentole rivestite di teflon. Dallo sforzo combinato emerse un processo di deposizione di vapore brevettato, un diaframma otticamente trasparente in grado di supportare una carica da 5.000 volt e un rivestimento isolato in grado di resistere fino a 10.000 volt. Al CES dell’anno successivo, nel 1983, portarono Monolith, un diffusore elettrostatico ibrido a gamma intera che travolse pubblico e commercianti, e così MartinLogan prese il volo. Ci vollero altri 3 anni prima che l’azienda si stabilizzasse, con una sua sede, che è poi l’attuale, in Delaware Street a Lawrence, Kansas. Nacquero poi alcuni altri modelli più “gestibili” sia dal punto di vista dei costi che degli ingombri, come Aerius, Quest e reQuest, e poi i riferimenti e2 e le linee derivate Prodigy fino allo sviluppo della tecnologia MicroPerf ESL e il primo utilizzo di film sottili avanzati che ha dato il via allo sviluppo del tweeter della Serie Motion dei giorni nostri. All’inizio degli anni 2000, MartinLogan produceva non solo i diffusori elettrostatici più conosciuti al mondo, come Vista (2006), Purity (2007) e Ethos (2010), ma era diventata ed è tuttora una delle più grandi aziende di diffusori Hi End negli Stati Uniti. Oggi ha rafforzato ancora la sua posizione, risolvendo qualsiasi esigenza sia prestazionale che di dimensioni. 9 linee di prodotto: Motion, ElectroMotion, Masterpiece, Ultra Slim Motion, Balanced Force/Dynamo, Custom/ElectroMotion, Soundbar, Outdoor Living, Outdoor Installer e infine Wireless. La Serie Masterpiece è quella che più di tutte incarna la tradizione MartinLogan, con un diffusore planare puro (CLX Art), e sette modelli ibridi che comprendono anche due canali centrali (Focus e Illusion). Dall’entry level Classic ESL 9 fino al top di gamma Neolith, quest’ultimo un riferimento assoluto nel settore e probabilmente il miglior diffusore elettrostatico oggi in commercio. Segue la Serie ElectroMotion, con 4 prodotti sempre ibridi tra cui il centrale ESL C; prodotti dall’eccellente rapporto qualità/prezzo e che includono EFX, un rivoluzionario diffusore slim-line estremamente sottile. Della Serie Motion, diffusori “tradizionali” ma dotati di tweeter a nastro Folded Motion, fanno parte 5 diffusori, 2 centrali e 2 surround, ma anche tre prodotti ultra slim, adatti ad essere abbinati a tv flat e 4 compatti di forma curva. Non potevano certo mancare i subwoofer, suddivisi in due serie, BalancedForce, 2 prodottidi riferimento di grande dimensione e potenza e Dynamo, 5 subwoofer di minore ingombro e maggiore gestibilità. Per i custom installer ben 2 serie di prodotti da incasso, ElectroMotion Custom e Stealth Custom, in tutto 6 diffusori tutti con tweeter a nastro Folded Motion ben declinati per prezzo e prestazioni. Per installazioni in esterni poi addirittura 2 serie, la Outdoor Living Series e la Installer Series; rispettivamente 2 diffusori con tweeter in titanio e 2 subwoofer e 6 diffusori sigillati sempre con tweeter in titanio di cui due a forma di roccia. Infine 2 modelli della Wireless Series con capacità Bluetooth e network e due elettroniche, Unison e Forte, un pre il primo e un amplificatore il secondo.